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Conosciuto anche col nome di enema o giuliva siringa, il clistere è una pratica antichissima, sia in campo medico che erotico. Tracce di questo procedimento sono state rinvenute persino fra i popoli degli antichi egizi, e se ben eseguito è sempre stato un valido aiuto per depurare l’organismo ma soprattutto sottomettere l’altro e prepararlo a determinati giochi erotici.
Il clistere in ambito sadomaso infatti ha un ruolo duale: imporre lo stimolo a liberarsi in maniera esplicita e senza veli davanti agli occhi del dominatore, e assicurare una pulizia profonda del retto per l’esecuzione di vari giochi spinti senza nessun rischio per la salute o piccoli sgradevoli incidenti.
Gli effetti del clistere sono molto piacevoli, in quanto la liberazione che deriva dallo svuotarsi completamente e lo stimolo stesso del venire riempiti di liquido tiepido per via anale, sono gradevoli anche solo a livello fisico. Esistono differenti tecniche e metodologie, diverse dalla comune doccia anale che si pratica prima del relativo sesso, ma concettualmente molto simili. Ogni slave che si rispetti, uomo o donna che sia, deve conoscere e padroneggiare questa pratica prima ancora del suo master, per prepararsi adeguatamente agli incontri e comprendere i propri sentimenti in tal senso, e le proprie preferenze a livello fisico. Vediamo dunque qualche approfondimento e soprattutto come eseguirlo senza nessun rischio per la propria salute.
Quando si pratica il clistere
Il clistere sadomaso può essere praticato in tre differenti tempi, ed essere anche eventualmente ripetuto qualche volta nell’arco dello stesso giorno, ma senza esagerare. Le tempistiche cambiano a seconda delle sensazioni psicologiche che si cercano e si vogliono suscitare.
Nel primo caso è lo slave stesso a praticarselo prima di incontrare il master, per rimuovere ogni residuo di sporcizia prima del rapporto e farsi trovare così già pronto all’uso. Molti master sono intransigenti in tal senso, e pretendono che lo slave abbia già provveduto a prepararsi da solo per lui.
Nel secondo caso invece si prevede la somministrazione diretta davanti agli occhi del proprio padrone. Liberarsi è un atto di umiliazione completa e può diventare parte integrante del gioco sadomasochistico sia se eseguito normalmente in bagno, che all’interno di contenitori come secchielli e pitali.
Nel terzo caso il clistere o l’enema sono già stati somministrati, il retto è già stato svuotato, ma si procede ad una seconda passata da usare come componente attiva durante il rapporto. La penetrazione viene eseguita infatti mentre il liquido è ancora nel retto, e può essere fatta generalmente con le dita o un giocattolo erotico, se non direttamente col pene, al fine di impedire per qualche attimo il sollievo dell’espulsione del liquido. In questo caso è bene procedere con estrema delicatezza e solo una ridotta quantità di liquido residuo, per non forzare in maniera pericolosa le pareti del tratto terminale dell’intestino.
In tutti i casi, si tratta dunque di una procedura preparatoria, ideale per pulirsi, prepararsi, provare umiliazione ed eccitare profondamente il dominatore che la ritiene intrigante da praticare o vedere. Questa pratica è capace di offrire una sensazione di controllo totale, e crea un legame intimo e profondo fra chi la impone e chi si denuda completamente per riceverla.
Come si esegue un clistere?
Il clistere in generale è concettualmente molto semplice e tutti ne abbiamo fatto almeno uno nella vita. Certo, farne uno quando si ha bisogno per motivi di salute è ben diverso dal ricercarlo per il piacere sessuale, ma la procedura è identica.
Viene somministrato principalmente con due metodi: la peretta e la sacca. La prima è la più veloce e pratica, e prevede l’uso del classico palloncino allungato dotato di una cannula da inserire nell’ano per potervi svuotare dentro il liquido prescelto. La seconda invece è una vera e propria sacchetta da tenere appesa ad un’asta, da cui si diparte un tubicino che porta alla cannula da inserire nel retto. Qui il volume di liquido è generalmente molto maggiore e può essere rilasciato gradualmente con il massimo controllo.
La scelta del liquido da utilizzare è molto varia. Generalmente viene privilegiata l’acqua tiepida, perfettamente pulita e a temperatura idonea a non creare fastidi. Specialmente nel caso della sacca. Tuttavia è possibile trovare delle miscele in farmacia e parafarmacia, oltre che nei negozi specializzati, studiate appositamente per eseguire il clistere arricchito con elementi lenitivi come la camomilla. Lo scopo è infatti sempre di ripulire il retto senza però irritarlo.
Prima di procedere con la somministrazione, autonoma o indotta che sia, è bene tenere conto però di alcuni passaggi fondamentali inerenti la sicurezza, specialmente se si è alle prime armi. Anche chi si presta ad apporre e cercare annunci schiave, o proposte esplicite che includano queste procedure, tiene sempre a mente il rispetto della sicurezza prevista in tutte le pratiche BDSM.
Precauzioni per un clistere sicuro
L’enema e il clistere vanno effettuati per prima cosa solo in persone sane e in salute, prive di lesioni al retto o all’ano, ragadi o emorroidi. In questi casi infatti la pratica è da evitare totalmente fino alla corretta guarigione di ogni problematica.
Per eseguirlo è bene utilizzare solo materiale ben sanificato, acquistato in farmacia o in negozi specializzati per il BDSM, che vendano prodotti resistenti, a norma e privi di allergeni. Anche l’aspetto della tolleranza dei materiali usati non può essere trascurato.
Le prime volte, anche se eccita l’idea della pratica più spinta, è bene provare con piccole quantità e nell’intima comodità del bagno di casa. Questo per familiarizzare col clistere, renderlo un’esperienza controllata e verificare che sia veramente ciò che si desidera provare – da soli o in compagnia – prima del rapporto.
Prima di eseguirlo, è fondamentale applicare del lubrificante sia alla cannula che all’ano, per ridurre al minimo l’attrito e garantire una penetrazione graduale e liscia della stessa. Il clistere va svuotato gentilmente, sia nel caso della peretta che dell’enema in sacchetta o della siringa. Il liquido va infatti fatto entrare gradualmente, in maniera da essere pronti a fermarsi subito in caso di problemi.
Fondamentale è quindi il rispetto reciproco, che vada sempre oltre la natura del gioco di sottomissione/dominazione, e preveda un uso conscio della pratica al fine di garantire sempre soddisfazione ad entrambi senza alcuna conseguenza dannosa per la salute psicofisica dell’individuo. Un clistere ben eseguito sarà utile ad offrire pulizia profonda e penetrazioni sicure e soddisfacenti.
Come trovare schiave amanti del clistere sadomaso
Dopo questa ricca introduzione al clistere sadomaso non resta che trovare schiave desiderose di subire l’eccitante pratica. Il sesso femminile si sta finalmente liberando da parecchi noiosi tabù e preconcetti, e proprio per le donne l’atto di liberarsi davanti a qualcuno rappresenta un enorme stimolo psicologico. Nelle chat con schiave è possibile iniziare ad approcciare diverse ragazze in cerca di un padrone autoritario, esperto e capace di introdurle in maniera consapevole e sicura al mondo dell’enema. La componente slave infatti si presta molto più facilmente al sesso anale, per cui i clisteri si rendono praticamente essenziali per ridurre ogni rischio.
Se invece preferisci subire questa intrigante pratica, la scelta migliore è iniziare a frequentare le chat con Mistress e Master. Online c’è una ricca selezione di chat a tema sia per le donne che per gli uomini sottomessi di qualsiasi orientamento sessuale. Il clistere non è infatti pratica esclusiva della controparte femminile, ma anche del sottomesso maschile, gay o etero. In queste chat è possibile trovare molti dominatori pronti non solo ad incontri reali, ma pure a concedere semplici consigli e condividere la propria esperienza in merito. Questo è il luogo ideale in cui parlare per capire se veramente l’idea è così eccitante come sembra, ed iniziare a familiarizzare con il concetto prima di procedere con la pratica.
Anche nelle chat sadomaso l’enema è un tema ricorrente e lo scambio di consigli molto efficace. Questo è il regno delle pratiche estreme, ma anche del rigoroso controllo delle stesse. Non c’è infatti praticante sia in ruolo slave che master, che non sia perfettamente informato e adeguatamente inespertito sul mondo della giuliva siringa. La chat a tema può essere anche il punto di ritrovo perfetto per chi si sta affacciando non solo a questa, ma anche ad altre pratiche conseguenti per la stimolazione anale.